La SIAE lancia una frecciatina (a mio parere si rende ridicola) ad Apple, rea di aver subito aumentato il prezzo finale degli iPhone inglobando sul costo finale l’ aumento previsto dal decreto dell’ equo compenso approvato a fine Maggio.
Il direttore generale Blandini si è recato in un Apple Store a Nizza e ha acquistato 22 iPhone. I melafonini sono stati spediti a ROMA e durante una conferenza stampa sono stati regalati ad alcuni rappresentanti di Croce Rossa, Telefono Azzurro, Centro Sperimentale di Cinematografia, Accademia Silvio D’Amico, Associazione don Gallo e Conservatorio di Santa Cecilia.
A chiudere questa bella messa in scena, si sono pure mangiati una mela!
Questa la dichiarazione di Blandini.
“Abbiamo comprato 22 iPhone a Nizza per dimostrare a tutti come in Francia, nonostante l’equo compenso per copia privata sia molto più alto che in Italia, i prezzi siano inferiori rispetto a quelli del nostro Paese. Questo è un fatto, non un’opinione discutibile. Io rappresento i quasi 100mila associati Siae, tanti autori che provano a vivere coi frutti del loro lavoro e perciò difendo la libertà dei tantissimi creativi italiani. Abbiamo varato nei giorni scorsi e a settembre partiremo con l’istituzione di un Osservatorio Permanente sulla Copia Privata e sul Diritto d’Autore, insieme a Federconsumatori, un’associazione che raggruppa oltre 160mila utenti, monitorando regolarmente il mercato dei prodotti multimediali e i loro prezzi”.
Inoltre sono state inviate tre lettere alle rispettive sedi di Apple in Italia, USA e Olanda dove si contesta la dicitura “Tassa sul Copyright” al posto di equo compenso.
Chiudiamo con le dichiarazioni di Gino Paoli, presidente della SIAE
C’è un attacco al Diritto d’Autore in tutto il mondo, ma il diritto d’autore è l’unico guadagno che gli artisti hanno. La creatività è uno dei beni più grossi che abbiamo, e dobbiamo far capire alla gente che l’equo compenso non è una tassa Siae ma un compenso legittimo all’autore, come ha stabilito la Corte di Giustizia Europea in numerose sentenze”
La spesa per questa buffonata è stata di 16.000 euro.
No comment
RIDICOLI!
Fatemi capire: solo per mezzo di un forte appoggio politico (perché di razionale c’è ben poco) hanno ottenuto di aumentare (fino al 500%) il pizzo da tutti gli italiani che compreranno un harddisk, un cellulare, una macchina fotografica,….
Non contenti del colpo, visto che evidentemente i soldi così lucrati indegnamente sono proprio tanti, si tolgono pure lo sfizio di sperperarli in un modo che definire poco rispettoso & poco intelligente è un eufemismo: per punire la Apple le comprano 22 iPhone, facendole pure pubblicità gratuita su tutti i media (e francamente non ho letto commenti di biasimo per la Apple)…. :-/
Ah e pure questa volta abbiamo fatto la nostra bella figura…che gioia!!!!
Vergognosi.