La SIAE (ri)mette le mani in tasca agli Italiani. Arriva la tassa sugli smartphone!

La SIAE, società Italiana Autori Editori, è un ente pubblico con la funzione di vigilare sul diritto di autore.

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Oltre a vigliare, la SIAE mette da sempre le mani in tasca agli Italiani con delle tasse sull’ acquisto di contenuti protetti dai diritti di autore, ad esempio musica e film.

Una delle tante modalità di tassazione si chiama “Equo Compenso” ed è una tassa preventiva applicata all’ acquisto CD, DVD, Blu ray, masterizzatori, hard disk, pendrive, schede di memoria, personal computer, decoder, lettori MP3, smartphone e altro.  Perchè preventiva? Poichè si presume a priori che il soggetto utilizzerà il suo acquisto per registrare una copia privata del materiale protetto da diritto di autore.

Tu intanto paghi, se poi lo usi per altro, amen.

Da diversi mesi c’è in ballo la discussione per rinegoziare l’attuale Equo Compenso e la SIAE si è scritta da sola un bell’ emedamento che dovrebbe venire approvato con la legge di stabilità e durare tre anni.

Il nuovo Equo compenso prevede un aumento del 500% della tassa sugli smartphone e Tablet e abbassa al minimo la tassa su dispositivi che non vengono più considerati, come VHS, Musicassette e cellulari classici.

Ecco un riassunto :

  • Smartphone e Tablet  : da 90 centesimi a 6,34 euro
  • Computer e PC : da 2,40 euro a 7, 90 euro
  • Hard Disk superiori a 20 GB : 12,88 euro
  • Decoder con HD : fino a 39 euro
  • Lettore multimediale con HD : fino a 15,71 euro.

 

Come potete vedere l’ aumento è davvero notevole e assolutamente fuori da ogni logica.

L’ emendamento dovrebbe venire approvato nei prossimi giorni, con la flebile speranza che l’ incaricato ministro Massimo Bray faccia un passo indietro.

 

 

A presto.

About Diego Cervia

Diego Cervia, 38 anni di Sarzana (SP) Ho aperto questo blog nel lontano 2008 perchè la mia passione sono gli smartphone (nel 2008 erano cellulari!) e le nuove tecnologie, con uno sguardo ai droni e alla domotica. Metto a disposizione le mie conoscenze e cerco di aiutare ad utilizzare al meglio i propri device. Se hai bisogno di qualche informazione, contattami!

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24 comments

  1. lo schifo continua!

  2. della serie “ho il potere e faccio quello che voglio.”
    sono sempre più convinto che la monarchia dall’italia (in tutti i settori) non sia mai finita anzi continua a gonfie vele
    la libertà la democrazia sono e saranno UTOPIA per sempre

  3. L’equo compenso è un sistema onesto per ovviare il crollo dei diritti d’autore a causa della pirateria.

  4. L’ equo compenso ci può stare, quello che non va bene è l’ aumento sconsiderato totalmente fuori da ogni logica.

  5. Chi lo decide cosa è sconsiderato? Prima documentiamoci. Lavoro in una casa editrice e conosco abbastanza bene il ginepraio dei diritti d’autore. Ti assicuro che non sono queste le tasse “al di fuori di ogni logica”.

  6. Capisco benissimo che è difficile accontentare tutti, però recuperare soldi (e parecchi) aumentando del 500% una tassa applicata ad un segmento che in Italia vende assai, mi sembra troppo facile 🙂 Per quanto riguarda le tasse al di fuori di ogni logica lasciamole perdere ed evitiamo luoghi comuni.

  7. Ecco, appunto, evitiamo i luoghi comuni. Nessuno ha piacere a pagare le tasse, ma sono un aspetto dello Stato di diritto, anche se il meno piacevole. Io la mia l’ho detta. Adesso mi taccio.

  8. In Italia si sceglie sempre la via più facile. Invece di combattere la pirateria si alzano le tasse…come per l’evasione fiscale: invece di andare dai professionisti che non dichiarano nulla, si alzano le aliquote a chi già pagava. Sempre la stessa storia.

  9. E fai bene a tacere. Anche io scrivo SW e so quanto sia grave la piaga della pirateria, ma la soluzione di far pagare a tutti quello che nessuno paga non è affatto equa. La guerra va fatta ad armi taglienti verso i ladri, non facendosi rimborsare dagli onesti cittadini. Quindi, si, taci pure.

  10. Perfetto taci per sempre.

  11. Visto che mi chiedi di tacere, non lo faccio. Lamentati di questo con chi viola il diritto d’autore, non con chi tenta di risolvere il problema, anche se maldestramente. È come con l’assicurazione RCA: tutti a lamentarsi del fatto che le tariffe italiane sono le più alte d’Europa, e nessuno ad accusare gli imbroglioni che truffano.

  12. E aggiungo che la democrazia consiste proprio in quello che critichi: la collettività si fa carico degli individui.

  13. Si come no!

  14. Dimostri anche ignoranza. La collettività si fa carico degli individui per aiutarli, non per aiutarli a rubare. Basterebbe che chi masterizza un cd piratato dovesse pagare una multa da 10.000 euro a copia che la gente ci penserebbe 2 volte prima di rubare SW.
    Aggiungo: facciamo così anche per il penale, visto che ci sono reati penali non puniti, facciamo un po’ di carcere preventivo tutti quanti, che ne dici?
    Il problema si risolve punendo i colpevoli. Io mi sono anche rotto le balle di vedere la mia Irpef aumentare esponenzialmente perché non si ha voglia di dare la caccia agli evasori.

  15. Questa soluzione era stata proposta durante il Terrore in Francia: periodo della Rivoluzione francese. Peccato che una multa da 10000 euro risolve il problema di un solo specifico diritto d’autore violato, non di tutti gli altri che non sono stati scoperti. La legge è molto più complessa delle affermazioni da bar.

  16. Il problema non è la siae ma la politica che le da il via libera.
    Noi cittadini non possiamo imporci sulla siae ma possiamo scegliere i politici che danno o rifiutano il via libera.

  17. Ti vorrei rispondere sulla questione RCA. io che vivo a Napoli secondo te è bello che debba pagare la mia assicurazione di più rispetto ad uno che vive a Modena anche se non ho mai fatto incidenti mai truffato l’assicurazione. Non è meglio premiarmi visto il mio comportamento corretto e tassare di più chi ha truffato?

  18. Solita schifezza all’italiana, chi pagava pagherà sempre di più e i furbetti si crederanno sempre più furbi!!

  19. La pirateria non ha mai rovinato le case produttrici.
    Ne dei film, ne dei giochi e ne della musica, ma la siae l’abbiamo solo noi in italia, qua paghiamo un qualcosa che non ci spetta, ci sono paesi che il p2p è LEGALE, ci sono paesi che associazioni come la siae non esistono, ci sono paesi che se pagano la siae è un compenso infinitamente inferiore.

    Voi sapevate che per mettere la radio o un cd musicale in un negozio devi pagare la siae?… cioè xkè?
    in fondo io sto pubblicizzando una canzone (gli artisti dovrebbero ringraziare gente come me se sono famosi), bhà cose dell’altro mondo.

  20. Ragazzi scusatemi ma mi viene da dire… tutti contro la pirateria, ma siamo onesti..

    NESSUNO NEL PC HA NA CANZONE?
    NESSUNO NEL PC HA UN GIOCO?
    NESSUNO NEL PC HA UN FILM?
    NESSUNO NEL PC HA UN EBOOK?
    NESSUNO NEL PC HA IMMAGINI COPERTE DA COPYRIGHT?
    PER NON PARLARE CHE FOSE ANCHE LO STESSO SISTEMA OPERATIVO E’ SCARICATO ILLEGALMENTE?

    se rispondete a tutte le mie domande no, due sono le possibilità.

    1. state mentendo per appararvi il didietro, altrimenti i commenti precedenti non avrebbero senso.

    2. siete sfondati di soldi, ma talmente tanti che le vostre polemiche su questa tassa non dovrebbero esserci.

    Ciao!!!

  21. Tutti avranno qualcosa di pirata sul proprio pc, non per questo però è giusto “tassare a priori”…uno è ben libero di scegliere se comprare una canzone o scaricarla e se la compra (pagando quindi già la siae) perché dovrebbe pagare anche l’hard disk su cui metterla? In più se uno scarica illegalmente è libero di farlo, le conseguenze poi sono solo per lui, semplicemente allo stato fa comodo avere altri soldi in più per poterci far quel che vogliono…