Sembrava snobbato dagli acquirenti e i invece, il Galaxy Gear di Samsung, piazza un bel 800.000 unità vendute in soli due mesi.
Visto e considerato che il prodotto non è porprio accessibile a tutti, il traguardo raggiunto da Samsung non è affatto male.
Come sempre, questi numero sono da analizzare, in quanto le 800.000 unità sono state vendute da Samsung ai vari distributori. Se poi la metà è rimasta in magazzino, questo non lo sappiamo 🙂
Tornando ai numeri, Samsung ha dichiarato che il Gear ha riscosso un successo maggiore alle proprie aspettative. Durante il periodo Natalizio inizierà una nuova e aggressiva campagna pubblicitaria che trainerà ancora di più le vendite.
Inoltre, con l’arrivo di Android 4.3 su Galaxy S4, SIII e Note II, ne è garantita la compatibilità.
A presto.
Quindi l’acne si diffonde?
no dai, è una patacca.
ingombrante, costoso, la batteria dura poco.
È sicuramente uno dei prodotti più innovativi presentati quest’anno: dopo l’ultimo aggiornamento (uscito oggi anche per i gear itv) ed il supporto diretto a tutte le notifiche è diventato lo smartwatch più potente nel mercato.
Ottimo lavoro samsung! 😉
A livello estetico non discuto, ognuno ha i suoi gusti. Sicuramente però il Sony (tanto per fare un esempio) è decisamente peggio come ingombro.
Per la batteria, sul campo fai 3-4 giorni, in funzione ovviamente dell’uso: lo ritengo assolutamente in linea con tutti i concorrenti.
Costo: si certo non è economico, ma la qualita e le funzioni esclusive si pagano! I concorrenti mediamente sono 80-90€ più economici (quindi comunque costosi!), ma fanno molte cose in meno..
Occhio come sempre a non confondere i dati di vendita sbandierati in maniera ambigua dai produttori, che riguardano le unità consegnate a distributori/gestori/rivenditori, con quelli di vendita ai clienti finali. Nel caso del Gear, ad esempio, si parla di 50.000 unità totali ai polsi degli utenti…
col nuovo firmware mk7 è diventato ottimo compagno, una marcia in più rispetto a quando è nato
Mah.. questa considerazione (che leggo spesso in molti post in giro per la Rete) non vuol dir nulla:
1) tutti i produttori dichiarano lo stesso tipo di dato (ovvero gli unici che possono conoscere: le loro effettive CONSEGNE ai distributori).
D’altra parte non possono sapere quanti clienti effettivamente facciano l’acquisto visto che sono 2 “anelli della filiera” sotto!
2) il successo di vendita e’ SICURAMENTE PROPORZIONALE al dato qui riportato: infatti non esiste che un distributore ordina 1000 prodotti “X” sapendo che ne vendera’ 5 !!
Ovvio che esistera’ sempre un’oscillazione piu’ o meno marcata tra l’acquisto dei distributori e le loro effettive VENDITE verso la filiera sottostante, ma si tratta di una percentuale “fisiologica” e che vale in maniera simile per tutti i prodotti tecnologici.